Il Convitto Nazionale “Pietro Giannone” di Benevento nacque nell’anno 1861 per combattere l’analfabetismo che a quell’epoca interessava non meno dell’80% della popolazione cittadina. E nacque su ceneri illustri, in quell’edificio che, nell’attuale piazza Roma, fu sede dei Gesuiti e per il quale molto fece, tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, il Cardinale Vincenzo Maria Orsini Arcivescovo di Benevento, assunto poi al pontificato col nome di Benedetto XIII, al quale si deve la costruzione dell’edificio iniziata nell’anno 1720 e condotta a termine nel 1736. Le vicende di questo polo culturale che celebra la sua contemporaneità all’unità d’Italia, intersecano anche quelle di Louis De Beer, rappresentante del potere straniero francese occupante, il quale tolse alla Chiesa i suoi beni sopprimendo la scuola Gesuitica. Egli provvide ad interventi mirati per l’istruzione pubblica, restituendo all’edificio funzioni didattiche e scolastiche.
La storia della nascita del Convitto è dunque profondamente legata a quella dell’Italia e della stessa Provincia che la volle. Tra il 1860 e il 1861 infatti, la città di Benevento visse una serie di eventi destinati a cambiarne la storia tra cui la fine del potere temporale dei papi grazie all’impresa di Salvatore Rampone, lo stazionamento alle porte della città di un forte drappello di patrioti guidati da Giuseppe De Marco prima ancora che Garibaldi entrasse in Napoli con i suoi Mille, l’istituzione della provincia di Benevento formalizzata con decreto del 25 ottobre 1860, la proclamazione del Regno d’Italia nel marzo 1861. In base al Decreto Luogotenenziale del 12.02.1861, che stabiliva che “Ogni provincia napoletana doveva essere dotata di un Istituto d’Istruzione secondaria classica con annesso Convitto”, il Consiglio Provinciale di Benevento, nella tornata ordinaria del 10.09.1861, deliberò a voti unanimi “Stabilirsi in Benevento un Convitto” nei locali del Liceo, che era stato istituito fin dal 1810, fissando prudenzialmente all’uopo un concorso di 1500 ducati. Interessante è rileggere le motivazioni per cui il Consiglio decise di dare ordine al sistema di istruzione. Scrive nella sua relazione il consigliere Parenti, relatore della proposta: “La istruzione non deve restringersi soltanto all’uomo favorito dalla fortuna, racchiuso nelle mura della città, ma estendersi all’industrioso e all’operaio; e sol così potremo cogliere quei frutti e quei miglioramenti sociali, che dalle libere istituzioni derivano e potremo, del pari, non deplorare in avvenire le discordie fratricide, che pur troppo ci hanno, nei tempi che volgono, attristati. A ragione vien detto da chiaroveggenti che il pane dello spirito si è l’istruzione, e quanto un provvido Governo spende per essa, tanto risparmia in vigilanze, reclusioni, ergastoli, e ciò è constatato dalle statistiche di ogni nazione. Il benessere sociale non si può conseguire che con la prosperità morale e materiale dell’umanità, educando cioè lo spirito, e rendendone tecnicamente produttive le braccia al lavoro destinate”.
Successivamente, con Regio Decreto del 4 marzo 1865 il Liceo e il Convitto, che erano sottoposti alla vigilanza del Ministero della P.I., furono intitolati al nome del grande storico e giureconsulto Pietro Giannone.
In data 22 agosto 1884, infine, a seguito di convenzione tra la Provincia di Benevento e il Ministero della Pubblica Istruzione, il Convitto, con R.D. 1 ottobre 1884 n.2861, il Convitto enne trasformato da provinciale in nazionale.
Il Convitto oggi – Un cuore antico in una veste nuova
Il Convitto Nazionale ha dunque svolto un ruolo importante nella storia di Benevento quale cuore pulsante della collettività ed elemento fondamentale della sua crescita. L’Istituzione, perfettamente integrata con il patrimonio storico, culturale ed artistico della città, è stata per lungo tempo un attivo centro di cultura e formazione assumendo una posizione di prestigio nei confronti delle altre scuole. Con il mutare però delle condizioni storiche e sociali che avevano portato alla sua nascita ed alla sua crescita comincia per l’istituzione un lento declino che porta il Convitto più volte vicino alla chiusura anche per scelte politiche che, svuotando l’istituzione del suo significato originario, si rivelano nel tempo improduttive. Dopo una storia tormentata che vede prima l’annessione al Convitto del Liceo Artistico di Benevento, avvenuta nell’anno scolastico 2013/2014 e durata solo due anni, e successivamente, nell’anno scolastico 2015-2016, la sopravvivenza del Convitto con una sola classe di scuola secondaria di primo grado, si giunge finalmente, nell’anno scolastico 2016-2017 all’annessione al Convitto, con delibera n°26 del 20.1.2016 della regione Campania, dell’ex Istituto Comprensivo” San Filippo”. E’ una scelta che si rivelerà feconda consentendo al Convitto, sede storica della cultura di un tempo, di accogliere, senza rinunciare ai valori del passato e alla propria connotazione, una scuola moderna che negli anni ha offerto alla città stimoli culturali significativi grazie all’uso di moderne metodologie e all’attuazione di percorsi attenti all’inclusione e allo sviluppo sostenibile.
Oggi il Convitto Nazionale “P. Giannone” di Benevento si presenta costituito:
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dall’edificio storico del Convitto Nazionale ubicato nella centralissima piazza Roma, ospitante l’ufficio di dirigenza, gli uffici di segreteria amministrativa e didattica e la Scuola Secondaria di primo grado;
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dall’edificio del plesso S. Filippo ubicato a Via Port’Arsa nei pressi del Teatro Romano ospitante la Scuola dell’infanzia e la Scuola Primaria;
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dall’edificio del plesso Pietà ubicato nel quartiere di Santa Maria degli Angeli, in posizione assai vicina al centro storico e ad una delle sedi dell’Università, ospitante la Scuola dell’infanzia e la Scuola Primaria.
Orgoglioso di poter offrire un cuore antico in una veste nuova, Il Convitto ha investito negli ultimi anni in un progetto culturale di rilancio cominciato il 1° settembre del 2016 e fortemente voluto dalla comunità scolastica che lo ha sostenuto con un intenso lavoro ottenendo importanti risultati tra cui:
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l’allocazione nell’edificio storico del Convitto Nazionale delle iniziali otto classi, oggi diventate dieci, di scuola secondaria di primo grado;
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la riattivazione del servizio di cucina e, con essa, del servizio di semiconvitto che hanno ricominciato a funzionare, dopo anni di interruzione, nel gennaio 2018 e grazie ai quali, insieme al rinnovamento importante dell’impianto didattico e organizzativo, si deve l’incremento costante delle iscrizioni tra cui quelle alla scuola secondaria di primo grado diventata oggi l’unica scuola secondaria di primo grado del territorio beneventano in grado di offrire un tempo lungo;
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la restituzione al Convitto dei locali ceduti temporaneamente all’Università degli Studi del Sannio e il loro allestimento in aule didattiche grazie ai lavori realizzati dalla Provincia di Benevento;
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l’incremento, con un investimento cospicuo in termini finanziari, del patrimonio tecnologico dell’istituzione sia in riferimento all’allestimento con Lavagne Interattive Multimediali degli spazi destinati ad aule, sia in riferimento al potenziamento delle reti e dei dispositivi digitali, investimenti resi possibili anche grazie ai finanziamenti pervenuti a seguito dell’emergenza sanitaria da covid-19;
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lo spostamento dell’ufficio amministrativo nei locali una volta destinati all’appartamento del Rettore con il conseguente ampliamento degli spazi destinati alla didattica oggi allocati anche al piano primo dell’edificio;
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la messa in sicurezza dell’intero edificio grazie ai lavori di manutenzione straordinaria realizzati dalla Provincia di Benevento.
Il difficile periodo storico che il Paese sta vivendo anche a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e il conseguente pericolo di immobilismo politico ed economico ad esso legato richiedono progetti ambiziosi in grado di alimentare grandi speranze. Il Convitto Nazionale ne ha uno: “Ampliare la propria offerta formativa con l’istituzione di un Liceo Classico Europeo attivabile solo nelle scuole annesse alle Istituzioni Educative Statali, le uniche in grado di raccordare le attività di insegnamento con quelle di studio guidato all’interno di un ambiente favorevole all’apprendimento comunitario”. Potrebbe così essere promosso e realizzato un progetto di scuola, quello del Convitto Nazionale “Pietro Giannone” di Benevento, capace di interpretare in chiave contemporanea la propria specificità.
‘Al viaggiatore che trapassando senza guardare altre terre non memorevoli, qui, restaurata la pace, venga a consultare gli avanzi di vostra antica grandezza, se vi chiami interpreti del passato, o vi paragoni agli antichi, che risponderete? Sarete pari ai vostri avi? Potete reputarvi degni nipoti di tanti eroi? O non si dirà che Benevento vive delle sue tradizioni soltanto? Voi mi conterete i chiari ingegni che oggi onorano il vostro paese, e che ognuno stima e apprezza? Qui in questo suolo sconvolto a più riprese dalla irata natura veggo mille colonne infrante e statue, e iscrizioni incastrate nei muri delle vostre abitazioni, lì ad attestarvi la passata magnificenza di questa vostra patria e ad incitarvi ad opere grandi. Se di un subito non vi è dato erigere nuovi templi e palagi, nuovi portici e archi di trionfo, fate che sorgano uomini meritevoli di nuove statue e nuove iscrizioni’.
Francesco Corazzini *
* Filologo, storico e patriota italiano nell’ottobre del 1861 inizia a insegnare Storia e Geografia nel locale ginnasio “Pietro Giannone” a Benevento.
Benevento, 14 febbraio 2021 Marina Mupo
Rettore del Convitto Nazionale “Pietro Giannone”